Recensione: La Figlia Perfetta Amanda Prowse

Trama
Molto tempo fa Jacks Morgan aveva dei sogni. Voleva un lavoro importante che le permettesse di viaggiare per il mondo. Desiderava una grande casa, un portico dove trascorrere lunghe notti osservando il cielo stellato con un uomo che la rendesse felice. Ma la vita aveva altri piani per lei. E così, prima è arrivata Martha e poi Jonty che adesso, una in piena adolescenza e l’altro di appena otto anni, non sono proprio facili da gestire. Poi sua madre si è ammalata di Alzheimer e si è trasferita da loro. Ora i soldi sembrano non bastare mai e tutto sta lentamente implodendo. Jacks ha abbandonato i suoi sogni per prendersi cura della famiglia. Forse però se riuscirà a garantire a sua figlia un futuro brillante, ogni sacrificio avrà un senso… Ma sarà veramente così?

Recensione
Questo libro è stata una sorpresa. Ha faticato a ingranare all'inizio, ma dopo un centinaio di pagine si è espresso in tutto il suo potenziale.
Fin dall'inizio ci accorgiamo che questo romanzo è scritto bene; le parole si muovono come uccelli in estate e ci trascinano alla fine prima del previsto. Se vi aspettate una storia d'amore, passione e uno spietato omicidio (cit), non è questo il caso... La figlia Perfetta è un romanzo che parla di persone reali, che fanno cose reali e hanno problemi reali.
Jacks, la protagonista, riflette il carattere, le paure e le emozioni di molte donne della sua età che, con una famiglia a carico, si dimenticano di se stesse.
Come molte madri ormai affrante, Jacks sposta le sue speranze e sogni sulla figlia Martha e finisce per programmare il suo futuro senza chiedere alla ragazza se è davvero quello che vuole.
Ho faticato ad immedesimarmi, forse per via dell'età, ma l'ho trovata comunque un personaggio piacevole.
Stranamente non ho odiato nessuno;  il romanzo è così realistico che i vari personaggi si possono facilmente trovare nel nostro quotidiano come persone che passano e lasciano qualcosa di se...
La Figlia Perfetta è una lettura autunnale, che ha l'odore delle foglie che cadono. Riflessivo, commuovente e complicato nella sua semplicità.
Il cambiamento che arriva per Jacks e tutta la sua famiglia, è di forte impatto grazie alla narrazione in terza persona che ha scelto di utilizzare l'autrice perchè ci ha permesso di capire le dinamiche delle vicende e le motivazioni di alcune scelte. Nonostante però la terza persona, l'autrice si focalizza sempre sul punto di vista della protagonista, presentandoci il suo passato e il suo presente in momenti diversi del romanzo rendendo tutto più chiaro e reale.
La narrazione prosegue in ambienti familiari, che in un primo momento sembrano accoglienti, ma che rivelano ombre, segreti e rancori in ogni angolo nascosto.
Nel complesso mi è piaciuto tanto, mi ha portato a riflettere su cose a cui una ragazza di ventitré anni difficilmente pensa. Lo consiglierei però ad una fetta di lettori più matura e vicina a questi argomenti.

-CuorediInchiostro

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