Recensione: La leggenda della nave di carta (Fanucci Editore)

Trama
Lungo una linea che risale fino alle leggende e ai miti tradizionali del Sol Levante, pur non disconoscendo la lezione dei grandi autori europei della seconda metà dell'Ottocento, come Verne o Wells, i sedici racconti che compongono "La leggenda della nave di carta" rappresentano una finestra su un mondo, una società, una cultura che sono altro da noi e che, proprio per questo, ci risultano affascinanti, sorprendenti. Distanti dagli stereotipi più diffusi, che vogliono la fantascienza giapponese legata all'epopea di mostri leggendari come Godzilla o alle saghe anime, questi racconti esplorano territori più accidentati e stimolano suggestioni profonde su temi complessi e insoluti come la rapida modernizzazione della società, gli strascichi del militarismo degli anni Trenta e Quaranta, l'inquinamento ambientale, l'isolamento culturale, la condizione femminile, la fiducia - spesso tradita - nel progresso tecnologico. Il ritratto che se ne ricava è quello di un mondo vulnerabile, scosso, proiettato verso il futuro e allo stesso tempo ancorato al suo passato recente, all'evento che ne ha sconvolto l'attualità, segnandone per sempre l'identità e l'immaginario: l'apocalisse atomica su Hiroshima e Nagasaki.

Recensione

Adoro la copertina di questa raccolta. Molto semplice e immediata. 
I racconti sono tutti ben scritti, e alcuni raccontano di cose accadute davvero come la vicenda della bomba atomica, e posso dire che mi sono piaciuti quasi tutti. 
Recensire una raccolta di varie persone è difficile perchè non si può ricondurre il merito ad un solo autore, specie in questo caso in cui in molti casi non conosciamo neanche il background che ha portato gli autori a scrivere di "questa" o "quell'altra" cosa. 
Il libro nella sua interezza è un piccolo gioiello per gli amanti del genere Fantascientifico e per gli amanti della parte Orientale del mondo di cui, nonostante i medi e internet, sappiamo ancora troppo poco.

Dei racconti così slegati tra loro, ma che insieme danno un senso di completezza. Un unione di tradizioni, cronaca... reale e irreale insieme. 
Da questi scritti però ho imparato che il confine tra ciò che è vero e ciò che invece è falso è sottilissimo. 
Dipende dai punti di vista.
Se un bambino vi dicesse di vedere dei mostri? 
Se un anziano vi dicesse di vedere la morte? 
Solo perchè voi non Vedete non vuol dire che non sia Vero.  

-CuorediInchiostro

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