Recensione "Simon vs the Homo Sapiens Agenda" by Becky Albertalli


Simon vs the Homo Sapiens Agenda, tradotto come Non so chi sei ma io sono qui (nella recensione userò il titolo originale poiché lo trovo più significativo) è uno young adult dalle origini americane che ha fatto molto parlare di sé e di cui è previsto un film per la prossima primavera.

Simon Spier è un diciassettenne che, come tutti gli adolescenti, cerca di capire e fare i conti con chi è e cosa sta cercando nella sua vita. E che è segretamente innamorato di Blu, un ragazzo conosciuto online con cui intrattiene un'intensa e sincera corrispondenza via mail.
Ma quando una di quelle mail finisce nelle mani sbagliate, tutto diventa all'improvviso estremamente complicato. Perché se già la vita di un adolescente è un gran problema, innamorarsi di Blu non è una cosa da poco...

Simon vs the Homo Sapiens Agenda è uno di quei libri (di giusto trecento pagine in Inglese e duecentoquarantasette nella versione italiana) che avevo in lista da un bel po' e che ho poi finalmente comprato durante una sessione compulsiva di shopping librario. Uno di quei romanzi che divori in neanche ventiquattro ore. E vi ho detto che una volta finito ho iniziato a saltellare per casa in quella euforia che solo una splendida lettura sa regalare?

Partiamo dalla trama. L'adoro. Lo so come può sembrare al primo sguardo la sinossi (e, a proposito, non fidatevi troppo della quarta di copertina italiana): la classica storiella dell'adolescente gay che viene ricattato e bulleggiato, insieme al cliché di una corrispondenza al buio e al mistero di chi sia l'interlocutore, con tanto di intrecci adolescenziali vari tra amici e conoscenti del protagonista come ciliegina e gran casino finale. E avete ragione, Simon vs the Homo Sapiens Agenda è esattamente questo. Solo che, per come tutto è gestito e trattato, è tutt'altro che la solita storia trita e ritrita o il solito cliché. Al contrario, è assolutamente meravigliosa.

Innanzitutto grazie ai suoi personaggi, che sono tanti, tutti incredibilmente fantastici e caratterizzati a trecentosessanta gradi, così che ognuno risulti vivo e con una propria specifica personalità. Non innamorarsene e appassionarsi alle loro vicende è veramente impossibile.
E tra tutti, ovviamente, spicca Simon, che si scontra con le stranezze, l'imbarazzo e le complicazioni del mondo, e che ci racconta l'intera vicenda in prima persona. Attraverso i suoi occhi, noi vediamo il mondo e tutte le sue sfaccettature come lo vive un adolescente che sta compiendo i primi passi verso l'età adulta.

Una nota di merito va anche allo stile. Avendo letto il romanzo in Inglese, non ho idea di come sia stata gestita la traduzione, ma davvero mi auguro con tutta me stessa che ne sia all'altezza. Perché la scrittura di Becky Albertalli è un altro degli aspetti irresistibili del libro. Ironico e dalla battuta sempre pronta, leggero e intenso allo stesso tempo, equilibrato al punto giusto... davvero l'autrice non ne sbaglia neanche una.

Un'altra delle principali ricchezze del libro, comunque, restano i suoi temi. Anche grazie al carattere riflessivo e molto sensibile di Simon (e a tutto ciò che gli accade intorno) il romanzo riesce a spaziare moltissimo e a regalare infiniti spunti di riflessione. Personalmente ho adorato con tutta me stessa la delicatezza, serietà e umanità con cui l'Albertalli ci parla di diversità, ugualgianza e dell'essere se stessi.

Simons vs the Homo Sapiens Agenda è una lettura non solo piacevole, ma assolutamente meravigliosa. Nonché un libro che si vive intensamente e totalmente; eppure, allo stesso tempo, lo si può leggere anche in una sola giornata. E non solo perché l'occhio vola sulle pagine: soprattutto, staccarsene, chiuderlo per metterlo da parte e fare altro, è assolutamente impossibile.
Simon vs the Homo Sapiens Agenda è semplicemente un libro di cui tutti finiamo inesorabilmente per innamorarci.
Buona lettura!


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