Recensione "La prima stella della notte" by Susan Elizabeth Phillips

La prima stella della notte è l'ultimo degli otto volumi della serie Chicago Stars, composta da romanzi autoconclusivi e che possono essere letti anche a se stanti. L'autrice è Susan Elizabeth Phillips, una delle maestre della narrativa internazionale, riconosciutissima non solo in terra natia ma anche all'estero, nonché l'unica ad aver vinto ben cinque volte il prestigioso RITA Award. Perciò capite il leggero imbarazzo e quel po' di soggezione nel dover recensire una scrittrice del genere.

Piper Dove è una donna ambiziosa e determinata: il suo sogno è diventare la migliore detective di Chicago e riscattare un passato difficile e tormentato. Il suo primo incarico consiste nel pedinare Cooper Graham, celebre ex quarterback dei Chicago Stars, una vera e propria stella in città. Peccato che venga scoperta quasi subito... Ora che rischia di perdere casa e agenzia, Piper non ha altra scelta che accettare il lavoro nel club alla moda di Cooper, lo Spiral, ma la vita dell'ex campione negli ultimi tempi è diventata piuttosto movimentata e rischia di coinvolgere la donna in affari ben più pericolosi di una crisi finanziaria. Qualcuno ce l'ha con Cooper e sta facendo di tutto per sabotare le sue attività e minare la sua popolarità. Piper sa che ormai è troppo tardi per slegare il proprio destino da quello dell'uomo che la attrae terribilmente e a cui inizia a sentirsi in qualche modo legata. Ma sarà disposta a sentirsi debole e a combattere le proprie paure?

Copertina originale
Dicevo prima della sottile soggezione del recensire una scrittrice importante e un'opera che è stata amata e osannata non solo dalla critica ma anche dai lettori. Ecco, ora immaginate il mio imbarazzo nell'ammettere che il libro non mi è particolarmente piaciuto. No, non che sia scritto male, tutt'altro; è solo che c'è qualcosa che non mi ha totalmente convinto... insomma, non mi ha realmente preso. Il che, lo ammetto, non me lo spiego neanche io. La scrittura della Phillips è ovviamente molto buona e, davvero, non ho niente da dire o criticare sullo stile. Tanto più che è proprio la sua rinomata capacità di cogliere con grande delicatezza e intelligente ironia le situazioni quotidiane e le sfumature dell'animo umano, una delle chiavi del suo successo e motivo dell'amore del grande pubblico. In più La prima stella della notte è un libro pieno di contenuti, che ha molto da raccontare, e non solo la classica storiella d'amore. Certo, la relazione tra i due protagonisti è la chiave principale, ma la trama intesse anche un mistero degno di un giallo. Inoltre, grazie alla presentazione e allo sviluppo di tanti e diversi personaggi (tutti costruiti alla perfezione) riesce a introdurre davvero tantissimi temi, analizzandoli con attenzione e senza essere mai superficiale. Temi anche complessi come la morte, la famiglia, la violenza, il sessismo, le proprie passioni... E anche i protagonisti non sono affatto da buttare, anzi: lui, la superstar perfetta che non è il solito dio sceso in terra o il bell'imbusto stupido, ma è così umano e comune nelle sue incertezze; e lei, una donna ambiziosa e determinata che non ne combina mai una giusta, ma che è disposta a qualsiasi cosa pur di inseguire e realizzare i propri sogni. Insomma, come si fa a non amarli? Senza considerare l'enorme chimica che si instaura fin da subito tra i due e che buca letteralmente le pagine.

Eppure... eppure non so, non è un libro che ho adorato, non mi ha realmente e totalmente preso. Non che non mi piaccia per niente, solo, ecco, forse non è per me. Il che dimostra due teorie fondamentali: e cioè che non solo i gusti restano ancora fortemente soggettivi, ma anche che la qualità non è direttamente proporzionale al nostro gusto personale. Come possiamo innamorarci follemente di trashate assurde, perciò, possiamo non apprezzare un prodotto più che valido. E quindi sì, forse La prima stella della notte non è un libro per me, ma questo non significa che non abbia colto il suo valore e la sua qualità. E poiché, per fortuna, a questo mondo abbiamo tutti gusti diversi, sarebbe stupido non leggere un romanzo così ricco solo perché a me non è piaciuto, no?
Buona lettura!





Commenti

Post popolari in questo blog

In piedi, Signori, davanti ad una Donna (William Shakespeare)

Recensione "dramosa": Moon Lovers - Scarlet Heart Ryeo

Recensione "I Was Born for This" by Alice Oseman